venerdì 5 maggio 2017

Recensione "Gli anni della leggerezza" saga dei Cazalet vol.1

Gli anni della leggerezza
La saga dei Cazalet vol.1

Elizabeth Jane Howard

Formato: Brossura
Genere: Romanzo
Editore: Fazi        
Pagine: 604


Giudizio sintetico

“ Ah love, let us be true
To one another! For the world which seems
To lie before us like a land of dreams.
So various, so beautiful, so new…”
Le parve magicamente di risentire la sua voce pacata, un po’ stridula e pedante (non pronunciava bene la R)… poi non ricordò più come proseguire la lirica, e mentre tendeva le braccia nel buio la voce tremolò e si spense.
Era tutto finito.
In questo primo capitolo della saga familiare dei Cazalet, facciamo la conoscenza di tutti i personaggi e le vicissitudini che li riguardano.
Le differenze tra le diverse famiglie, quella dei genitori il Generale e la Duchessa con le mentalità vittoriane e antiquate, i tre figli maschi, due dei quali impegnati nell'azienda di famiglia e il terzo, Rupert, artista con qualche difficoltà a conciliare la giovinezza della seconda moglie Zoe e la scarsità economica che deriva dal voler essere pittore in un clima borghese che si respira per tutta la durata del romanzo.
L'unica figlia femmina Rachel, nubile e innamorata dell'amica Sid, rappresenta il rifugio per tutte le confidenze dei familiari.

Le famiglie, per le vacanze estive, si ritrovano come di consueto nella casa dei genitori, nel Sussex, dove le giornate si alternano tra il relax e le preoccupazioni dei grandi e i giochi e i divertimenti dei più piccoli.
"Gli anni della leggerezza" tracciano una linea che separa le estati vissute fino a quel biennio, 1937-1938 dove la storia è ambientata, e il presente dove, insieme alle preoccupazioni del singolo e dell'intera famiglia, si presenta con prepotenza l'ombra di una nuova guerra.
L'instabilità politica Europea cambia le dinamiche della vacanza, aumenta le paure nei grandi e nei piccoli e, per quanto le vite scorrano tra tradimenti, gravidanze e conflitti interiori, la famiglia è unita sotto un tetto che permette di condividere le ansie e prepararsi a ciò che sembra inevitabile...un conflitto che potrebbe portare invasori e bombardamenti.

Il lettore è un membro della famiglia invisibile, viene catapultato in un ambiente affascinante descritto attraverso dettagli unici e perfettamente equilibrati.
I dialoghi sono tanti ma veloci e coinvolgenti come le attività e le situazioni che vengono vissute dai singoli.
Gli uomini, divisi tra il lavoro, la famiglia e qualche vizio, sono diversi e in alcuni punti contrastanti nelle idee e nel modo di affrontare le difficoltà.
Le donne, quasi escluse dalle preoccupazioni, devono far funzionare e organizzare le giornate, devono mantenere integra quella facciata borghese che non permette comunque di sentirsi al sicuro in un clima così teso.
I bambini sono il vero fulcro, attraverso i giochi e le battute che si scambiano, alleggeriscono e spezzano la narrazione della vita quotidiana di un'epoca che apre alle novità, alle tensioni e alla paura di dover affrontare, per la seconda volta, un abominio come la guerra.

Vengono affrontati e accarezzati diversi temi, l'antisemitismo, l'omosessualità, i tradimenti, le gravidanze inaspettate.
L'autrice pone magistralmente in luce anche le diversità di ceto tra i Cazalet e i domestici, l'insegnante, i vicini ecc. .
Ogni personaggio che viene coinvolto nella storia ha un suo spazio e una sua identità, un suo pensiero e una sua dimensione dove dar voce alla propria intimità.

Questo primo romanzo non è semplice da affrontare, l'intera narrazione non è carica di grandi avvenimenti capaci di stravolgere la storia e renderla intrigante ma dona, attraverso dialoghi e descrizioni perfette, una panoramica sulla vita borghese di una famiglia che, di fronte alla tensione nazionale ed Europea, si trova a dover affrontare i problemi di tutti.
Una lettura sicuramente piacevole, che non stanca ma che si ha quasi la sensazione, sia un'anteprima di avvenimenti che accadranno in futuro.
Si ha la sensazione di essere inattesa di un qualcosa che però non avviene.
Un primo volume che forse, a fronte delle 604 pagine, è un po' troppo incentrato sulle descrizioni della vita quotidiana povera di scene entusiasmanti e dinamiche.
La speranza è che la storia prenda vita, colore e azione nel secondo volume che vedrà i Cazalet fare i conti con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.


Elizabeth Jane Howard
(Londra, 1923 – Bungay, 2014). Figlia di un ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, ebbe un’infanzia infelice a causa della depressione della madre e delle molestie subite da parte del padre. Donna bellissima e inquieta, ha vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis. Da sempre amata dal pubblico, solo di recente Howard ha ricevuto il plauso della critica. Scrittrice prolifica, è autrice di quindici romanzi. La saga dei Cazalet è la sua opera di maggior successo, con otto milioni di copie vendute. Fazi Editore ha pubblicato il romanzo Il lungo sguardo nel 2014 e i primi tre capitoli della saga: Gli anni della leggerezza nel 2015, Il tempo dell’attesa e Confusione nel 2016. Di prossima pubblicazione l’ultimo volume della serie.

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