Mirella Serri
Formato: Copertina rigida
Pagine: 238
Genere: Storia
Editore: Longanesi
Giudizio Sintetico
Ci sono
storie che rimangono nella nicchia di racconti sussurrati, mai portati alla
luce con la delicatezza e il tatto necessari, storie utili ad ampliare il
bagaglio della conoscenza capaci di contenere e far coesistere fascino e
drammaticità.
Storie di
personaggi che, in una guerra infame e carica d’odio, hanno avuto un
trattamento “diverso”, perché in qualche modo non sacrificabili, pedine da
utilizzare al momento giusto sullo scacchiere delle trattative.
Queste
persone sono gli “invisibili”, donne e uomini diversi per estrazione sociale,
nazione, occupazione e religione, giunti a Villabassa, vicino alle rive incantate
del lago di Braies in Sudtirolo, alla fine di Aprile del 1945, a bordo di
alcuni pullman.
La guerra
sta finendo, e queste 139 persone sono prigionieri illustri di Hitler, giunti
in Italia a quale scopo? Chi si nasconde dietro
cappotti logori e guance scavate? Quali storie sono contenute negli
occhi spenti di queste persone?
In queste
pagine Mirella Serri ci porta alla scoperta delle vite di personaggi illustri,
spesso diventati scomodi, arrestati dai tedeschi durante la seconda guerra
mondiale e internati nei campi di concentramento, separati dagli altri
prigionieri, detenuti illustri ma invisibili.
Persone che
hanno partecipato all’evoluzione della
storia europea degli ultimi anni di pace, come l’ex cancelliere austriaco Kurt
von Schuschnigg, l’ex primo ministro francese Léon Blum, figli d’arte come gli
italiani Sante Garibaldi, nipote dell’eroe dei due mondi e Mario Badoglio,
figlio del generale e filonazisti divenuti inutilizzabili come Filippo d’Assia,
marito di Mafalda di Savoia, figlia del re d’Italia e molti altri.
Attraverso
queste pagine entriamo nelle vite di queste persone, scopriamo i drammi che
hanno dovuto affrontare e ripercorriamo i passaggi della storia europea che
hanno portato alla loro detenzione.
Mirella
Serri crea e ricostruisce i fatti con grande attenzione e precisione storica in
grado di dare una panoramica chiara e completa, intreccia le vicende che
uniscono i prigionieri, spesso vittime e carnefici in passato e divenute
vittime delle azioni compiute da quel regime capace di calpestare la clemenza.
Una
narrazione fitta che non risulta mai pesante, concetti ricchi esposti in modo
chiaro e semplice, in grado di catturare l’attenzione di qualsiasi lettore,
amanti di vite e intrecci storici.
Una
scrittura semplice ma di grande struttura fluida che non stanca mai ma che
coinvolge in ogni riga.
La forza di
questo libro sta nelle tante storie contenute, nella capacità dell’autrice di
tenere alta l’attenzione del lettore,
nel saper condividere molte storie e nozioni in modo semplice e fruibile
da chiunque.
Un libro
intenso, per la storia contenuta, una storia semisconosciuta finalmente portata
a conoscenza di tutti in modo semplice ma eccelso.
Mirella Serri insegna Letteratura e giornalismo all’Università La Sapienza di Roma. Scrive per La Stampa, Ttl, Sette-Corriere della Sera e collabora con Rai Storia. Tra i suoi libri: Carlo Dossi e il racconto (Bulzoni), Storie di spie. Saggi sul Novecento in letteratura (Edisud), Il breve viaggio. Giaime Pintor nella Weimar nazista (Marsilio), I redenti. Gli intellettuali che vissero due volte. 1938-1948 (Corbaccio, 2005), I profeti disarmati. 1945-1948. La guerra tra le due sinistre (Corbaccio, 2008). Ha curato Doppio diario. 1936-1943 (Einaudi) di Giaime Pintor e ha partecipato ai volumi collettivi Donne del Risorgimento e Donne nella Grande Guerra (entrambi per Il Mulino). Con Longanesi ha pubblicato nel 2012 Sorvegliati speciali. Gli intellettuali spiati dai gendarmi (1945-1980), Un amore partigiano (2014) e Gli invisibili. La storia segreta dei prigionieri illustri di Hitler in Italia (2015).
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