Luca Dotti
Formato: Brossura
Editore: Mondadori
Pagine: 252
Giudizio sintetico
Luca Dotti, secondogenito
di Audrey Hepburn nato dal secondo matrimonio dell’attrice con lo psichiatra
italiano Andrea Dotti, raccoglie in questo libro aneddoti, racconti e storie
inedite legati alle fasi dell’intera vita della mamma, sottolineando attraverso
ricette della stessa Audrey, fotografie, appunti e frasi di persone che ne hanno
potuto apprezzare i tratti più intimi e meno mondani, quel lato meno
conosciuto ma sicuramente gratificante della vita familiare.
Recensione:
Ho
“incontrato” Audrey Hepburn per la prima volta in un pomeriggio primaverile del
2010, quando di anni ne avevo 22 e un’amica, che conosce bene i miei momenti di “paturnie”, mi consigliò di farmi coccolare da “Colazione da Tiffany”.
Da
lavoratrice, senza troppi progetti e pretese dalla vita, quel film mi lasciò
solo tanta invidia per la bellezza di Holly, lo stile di vita, le feste, l’esuberanza
e Paul Varjak!!!
In realtà, la percentuale maggiore va a Paul, se una copia DVD di quel film è nella mia libreria accanto al
romanzo di Truman Capote.
Ma non sono rimasta indifferente a Holly, alla sua bellezza, quegli occhi meravigliosi e ne invidiavo l’eleganza.
Poi, a 28 anni, da mamma a tempo pieno, un po’ per scelta e un po’ per mancanza di alternative,
colui che mi fa apprezzare la semplicità delle piccole cose, mi regala questo
libro.
E con la
maturità e la strada che la mia vita ha intrapreso comincio a conoscere Audrey
Hepburn, separandola completamente da Holly e dal suo Paul.
Nel 2016, se
vogliamo saziare la sete di curiosità su qualche star nostrana o
internazionale, ci connettiamo alla nostra iconcina di Instagram o Facebook e
curiosiamo tra le foto che ogni giorno ritraggono momenti quotidiani e
banalmente normali (ma quanto reali?) di celebrità indaffarate a pulire,
cucinare, passare l’aspirapolvere e poi, dopo qualche ora, perfetti e impeccabili
a qualche evento mondano.
Per raccontare
il lato più intimo e disegnare il ritratto più dolce di chi ha fatto della
“mamma” il suo impiego principale, chi meglio di un figlio può riuscire in
questa impresa?
Luca Dotti,
secondogenito di Audrey nato nel 1970 dal secondo matrimonio dell’attrice con
Andrea Dotti, ha regalato a tutte noi (sì, perché in questo caso il regalo più
grande lo fa a noi donne) l’intera e completa narrazione della vita della mamma, divisa in tutte quelle fasi che hanno caratterizzato e delineato carattere e
susseguirsi di scelte ed eventi, rendendo importante e apprezzabile ogni
singola fase.
La prima
parte: L’infanzia tra Gran Bretagna e Belgio, gli anni della seconda guerra
mondiale nei Paesi Bassi che hanno influito sul carattere e sulla capacità di
apprezzare anche le piccole cose dandone valore immenso.
La seconda, sugli anni di Holliwood, con l’esordio in “Vacanze Romane” nel 1953 e il Premio
Oscar che, già nell’inizio di carriera, le ha donato le chiavi di accesso al
mondo delle leggende, e tutti quei film che abbiamo impressi nella mente per
bravura, difficoltà di interpretazione e classe.
Il primogenito
di Audrey l’ha definita “Un’anima elegante”, come non trovarsi perfettamente
d’accordo?
Le tre parti
centrali, dedicate alla scelta di abbandonare la scena e i riflettori di Hollywood
per prendersi cura dei figli, della casa e della famiglia dopo l’incontro, a
bordo della nave Calisto e il matrimonio, con Andrea Dotti e la successiva nascita di Luca.
E poi l’ultima
parte, che sottolinea l'importanza degli anni dedicati alla missione di ambasciatrice dell’UNICEF,
dal 1988 alla scomparsa nel 1993.
Già
dall'introduzione, Luca spiega perfettamente l’impronta che ha deciso di dare al
libro, non su Audrey Hepburn ma semplicemente su Audrey la sua mamma:
“Non ho mai
conosciuto Audrey Hepburn. A un gruppo di giornalisti che mi chiedeva con
insistenza di lei, da piccolo risposi un po’ seccato <<vi sbagliate, sono il
figlio della Signora Dotti>>."
La mamma che
amava organizzare cene con gli amici, che raccoglieva fiori freschi ogni
giorno dal giardino, che andava al mercato di Morges a comprare la verdura se
quella dell’orto di casa non era abbastanza.
Oltre ai
racconti che il libro riporta e che danno una visione inedita di un personaggio
così celebre, le fotografie che ne accompagnano la narrazione, riflettono perfettamente
la semplicità e l’eleganza d’animo di Audrey.
Una su tutte,
la mia preferita, la prima, che la ritrae sul divano in un momento di relax con
il cerbiatto “Ip”e l’amato Yorkshire Mr. Famous.
Oltre
all’intensità dei racconti e alla bellezza delle fotografie, il libro è custode
di ricette più o meno classiche, legate ognuna ad aneddoti delle giornate,
delle amicizie, delle feste e della vita di Audrey Hepburn.
La mia copia è
ormai satura di post-it di ricette che non vedo l’ora di provare.
Dalla torta al
cioccolato, le penne alla Vodka, le Madaleins ecc.
Per la
dolcezza, la scrittura semplice, la bellezza dei ritratti stampati, le
descrizioni sincere fatte anche da amici, i bigliettini e le annotazioni,
questo libro è entrato di diritto nel mio “scaffale dei preferiti”.
E se volete
fare un regalo alla mamma, questo libro è perfetto.
Perché anche
se ha vinto l’Oscar, se fa parte della classifica delle “più grandi star della
storia del cinema”, le più grandi soddisfazioni la ha avute nella vita privata
grazie al calore dei figli, degli amori e degli amici.
E per tutte le
mamme, che troppo spesso vengono sottovalutate o date per scontate, questo
potrebbe essere un dono d’amore per mettere in risalto il colore della casa e
dei figli che sono la ricetta migliore per la ricerca della felicità.
“La bellezza di una donna non dipende dai vestiti che indossa né dall'aspetto che possiede o dal
modo di pettinarsi. La bellezza di una donna si deve percepire dai suoi occhi, perché quella è la porta del suo cuore, il
posto nel quale risiede l'amore.”
Audrey Hepburn
Nessun commento:
Posta un commento