giovedì 3 agosto 2017

Recensione di "L'altra metà delle fiabe" Perrault, Basile a cura di Antonella Castello

L'altra metà delle fiabe
A cura di Antonella Castello

Formato: Brossura
Genere: Fiabe
Pagine: 119
Editore: ABEditore


Giudizio sintetico

Le fiabe, per definizione, sono racconti brevi, evoluzioni di racconti popolari, caratterizzati da personaggi reali e fantastici che ci donano finali carichi di morale.
Nella società moderna, le fiabe hanno preso vita e colore grazie a Walt Disney, o sono state raccolte e apprezzate grazie ai fratelli Grimm.
Piccoli nani lavoratori che salvano la principessa in pericolo, la fanciulla graziosa che partecipa al ballo dove conquista il principe azzurro, la bambina che deve portare le focacce alla nonna minacciata dal lupo cattivo… .
Quante sono le fiabe e chi le ha inventate?
Nessuno potrà mai dare dei numeri ma, in tutte le culture popolari, troviamo fiabe simili che derivano tutte da racconti tramandati capaci di unire magia e fine formativo.
La certezza è che nessuno ne potrà mai fare a meno, soprattutto per i bambini che dobbiamo accompagnare nel mondo o per noi adulti, nostalgici di quei racconti che hanno scaldato i sogni più belli.

“Non esistono fiabe non cruente.
Tutte le fiabe provengono dalla profondità del sangue e dell'angoscia.”
 Franz Kafka

 
Ma se questi racconti sono un concentrato di fantasia e colore, colui che per primo ha usato la fiaba come espressione popolare, è stato Giambattista Basile, che nella prima metà del 1600, ha ideato e scritto “Lo cunto de li cunti”, un’opera per intrattenere le corti dell’epoca dove i personaggi e la narrazione vengono  arricchiti da aneddoti volgari e anche grotteschi, poco adatti forse alle orecchie dei più piccini.

Chi invece ha raccolto le fiabe per i più piccoli , permettendo ai nostri bambini di addormentarsi felici, è Charles Perrault, autore de “I racconti di mamma Oca”, scritto nella seconda metà del 1600, quindi dopo Basile, raccolta contenente, tra gli altri, “Cappuccetto rosso”, “Pollicino” e molti altri.

“L’altra metà delle fiabe” è un libricino che aiuta ad incuriosire il lettore proponendo prima la versione di Perrault e poi quella di Basile, di tre fiabe molto conosciute:
-          La bella addormentata nel bosco
-          Il gatto con gli stivali
-          Cenerentola
Leggendo queste tre fiabe, accompagnate come sempre dalla cura di ABEditore e dalle illustrazioni di Rackham, si ha la possibilità di confrontare i due metodi di narrazione e la bellezza di racconti dell’epoca nella versione originale e diversa dello stesso secolo.
Antonella Castello, con questa piccola opera, vuole aiutarci a rievocare i racconti che compongono la nostra memoria e associarli alle versioni autentiche e meno attuali come quelle Disney.
Troviamo racconti più crudi, legati ad un’epoca meno sognante e più razionale, dove la morale e il messaggio trasmesso ha sempre un valore deciso, e dove non sempre è il medesimo anche in un solo raffronto.
La prima parte, quella della versione di Perrault la troverete più simile ai racconti conosciuti, ricca di morale e lieto fine.
La seconda parte, ovvero l’altra metà delle fiabe, legata al nome di Basile, è un’elaborazione di racconti più crudi, carichi anche di dettagli che fanno presagire il peggio.
 “L’altra metà delle fiabe” ci permette di assaporare il lato sognante delle storie ma anche la porzione realistica, peccaminosa e un tantino oscura di esse.

E’ ovvio che questa piccola raccolta non vuole essere un’enciclopedia fiabesca capace di dare una panoramica completa sulle differenze di stile e narrazione dei due scrittori, ma può sicuramente essere un invito, pubblicato con grazia, eleganza e stile, per approfondire il tema e magari leggere le due versioni complete.
Un piccolo paragone, quello offerto da questo libricino, che invoglia ad approfondire, soprattutto per la versione di Basile (questo nel mio caso).
Un libricino che è un piccolo antipasto per una ricerca più approfondita, ma sicuramente un gioiellino per la cura, la bellezza e il senso di questa pubblicazione.
La cura di ABEditore  incontra la classicità di fiabe conosciute ma non fino in fondo; questa è un’occasione unica per confrontarle e apprezzarle davvero…anche da grandi!!




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