giovedì 2 marzo 2017

Recensione di "La musica è fortuna" di Franco Mussida



La musica è fortuna
Franco Mussida





Formato: Brossura
Editore: Sandro Teti Editore             
Pagine: 80







  Lo è perché è uno dei beni più preziosi che abbiamo. Perché permette di comunicare tutto ciò che siamo intimamente.
Non è solo spettacolo e business, ma ciò che svela in modo forte e diretto il vero centro di gravità della nostra vita: emozioni e sentimenti che ci orientano. Lo sa bene la generazione degli anni ’70 che l’ha respirata, più che ascoltata. Franco Mussida con la sua carriera ha tagliato in modo trasversale tutte le generazioni dagli anni ’60 a oggi, sperimentando questa meraviglia sui palcoscenici di mezzo mondo, portandola per trent’anni in carceri e comunità senza, per sua scelta, che questo fosse divulgato dai media. La PFM e il CPM Music Institute, assieme alla sua personalità chitarristica, compositiva, artistica, sono state e sono le sue pietre miliari. Il confronto con il pubblico, con artisti prestigiosi come Fabrizio De Andrè, con migliaia di ragazzi che hanno sognato e sognano di vivere la musica, assieme alla sua ricerca sui fenomeni vibranti, sono la spina dorsale della sua vita. Sono anche la spina dorsale di questo libro, che con magica profondità la racconta, partendo dalla fine: dai 31 giorni successivi all’addio alla PFM, 31 giorni tutti da scoprire in questo libro, assieme all’evoluzione di un musicista, un artista, un uomo.


Recensione:
 Troverai di più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le pietre ti insegneranno ciò che non si può imparare da maestri.
(San Bernardo)

Si inizia dalla fine, dal contatto umano con la natura, che può essere e trasformarsi in una lineare continuità con il percorso di vita iniziato molto tempo prima... .
Franco Mussida, classe 1947, è uno dei fondatori della Premiata Forneria Marconi, nonchè compositore e autore di canzoni che tutti noi conosciamo.

Non di carriera e di successo parla Mussida in questo libro, ma del percorso che ha intrapreso alla fine della carriera, dell'impegno sociale, delle riflessioni intime e del tocco con la natura che sta conducendo ad un'ampia svolta verso progetti artistici di grande rilievo.

Nella prima parte del libro troviamo raccontato il percorso di vita che ha mescolato il suo essere alle note del successo, musicale e artistico, guidato da un'esperienza emotiva straordinaria accaduta nel 1978: "Auracantar".
Un'esperienza forte ma destabilizzante capace di far rinascere Mussida e di prendere la strada della composizione e del progetto De André-PFM.
Del successo e della carriera di Franco Mussida si conosce molto, si ricordano gli anni del successo italiano ed internazionale, dei concerti con De André, dei silenzi e dei ritorni.

La linea che divide il libro tra "ciò che è stato" e "ciò che è" Franco Mussida, coincide con il 2015 anno in cui Mussida decide di lasciare il gruppo, dopo 45 anni di carriera.
Per motivi assai personali e diversi, Mussida decide di impegnarsi in qualcosa di nuovo, di stabile.
Nel mese di Maggio 2015 decise di liberare dall'edera quattro piante al giorno e, nel frattempo, di trovare due quadrifogli con l'intento di crearne un evento artistico.
Il risultato è un sensazionale insieme di quadrifogli e colori, ogni coppia di quadrifogli fotografata sopra fogli colorati, una visione armonica e meravigliosa.

E proprio di unire armonia, musica e vibrazioni dello spirito parla la seconda parte del libro, dedicata alla presentazione estetica e significativa delle opere che ha esposto e presentato dal 14 Ottobre  al 13 Novembre 2016 all'Hernandez Art Gallery.
I quadrifogli hanno ispirato la creazione di 31 quadrifogli di ceramica ricoperti di foglia d'oro, e di altre opere uniche che rispecchiano l'emotività dell'artista.
Flusso vibrante di Malinconia Romantica, con il blu che fa da sfondo ad armoniosi tratti gialli.
La composizione musicale, i doni della Malinconia, il modello in Plexiglas e tante altre opere spiegate e raccontate dallo stesso Mussida per significato ed estetica.
Quell'unione sacra di intimità tra musica e arte, tra vita e creatività.

Un libro che regala la giusta luce ad un personaggio famoso, protagonista della storia musicale degli ultimi 50 anni, capace di creare musica e arte unendo uno stato di emotività e sentimenti profondi e carichi di significato a una grande passione per l'arte.
Come sempre il caso regala doni inaspettati ed è così che anche a fine carriera la musica è fortuna.
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La vita di Franco Mussida è divisa in due diverse parentesi. Nella prima, giovanile, è compositore, musicista e co-fondatore della Premiata Forneria Marconi, celebrata progressive Rock band italiana. Firma molti dei loro successi, tra cui Impressioni di Settembre e dirigre molte delle sue produzioni tra la quali “Fabrizio de André – PFM” riarrangiando i brani più significativi di quel progetto. Nella seconda, che segue a un trauma di tipo spirituale, fonda il CPM Music Institute di Milano, una delle scuole di Musica più importante d’Italia. Dal 1988 svolge ricerche di relazione tra Musica ed emozioni e ne sperimenta i risultati lavorando per più di 20 anni con i detenuti di diverse carceri e con i ragazzi ospiti di comunità di recupero. Nel 2013 decide di mostrare attraverso le arti concrete (pittura e scultura) i risultati di queste ricerche. Realizza così una serie di mostre esperienziali e installazioni. Pubblica i suoi pensieri sugli aspetti altri della Musica in due libri: La Musica Ignorata (Skira 2013) e Le chiavi nascoste della Musica (Skira 2015) in cui racconta di un nuovo metodo di ascolto della Muscia testato in quattro carceri.

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